Premesso che:
- il 31 luglio si è finalizzato il closing tra la rete Auchan-SMA e Conad, tramite la costituzione di una società, BDC ITALIA (Business Development Corporation – Società di sviluppo aziendale) – controllata al 51% del capitale da CONAD e al 49% da una società lussemburghese Pop 18 Sarl appartenente al gruppo Wrm Group di cui risulta proprietario il finanziere Raffaele Mincione – che materialmente ha rilevato le quote azionarie delle diverse società facenti parte dell’ex Gruppo Auchan Retail;
- tale operazione ha coinvolto – a livello nazionale – complessivamente circa 18.000 lavoratrici e lavoratori di una vasta rete di vendita composta da 269 super e ipermercati, cui si aggiungono le sedi amministrative, le piattaforme logistiche e le attività in appalto;
- nella nostra Provincia sono coinvolti circa 1.800 lavoratori diretti, che comprendono coloro i quali lavorano nei 3 ipermercati Auchan di Concesio, Mazzano e Roncadelle, dove sono occupati circa 600 lavoratori, ai quali si aggiungono i circa 1.200 dipendenti in forza ai 29 punti vendita a marchio Simply e Ipersimply, tra cui il punto vendita di Bovezzo, di Gardone Val Trompia e i due di Lumezzane. Al personale dei negozi si aggiungono le lavoratrici e i lavoratori occupati presso la piattaforma logistica di Chiari, quelli degli uffici amministrativi SMA di Roncadelle e i lavoratori degli appalti;
- Conad non è una società unica, ma un consorzio formato da 6 grandi Cooperative, a loro volta partecipate da soci, singole società, che materialmente gestiscono i singoli negozi della rete di vendita. Con questo schema Conad sta procedendo nella gestione della vertenza: i singoli punti vendita, oggi a marchio Auchan e Simply, non passeranno infatti alle dipendenze del Consorzio, bensì, mediante operazioni di affitto/cessione ai sensi dell’art. 47 L. 428/90, saranno oggetto di passaggi verso altre società per poi essere ceduti a piccoli imprenditori;
Preso atto che:
- ad oggi, a livello nazionale, solo per una parte dei punti vendita è previsto il passaggio da BDC a Conad. Brescia rientra tra le realtà territoriali maggiormente coinvolte nella vertenza, in quanto ad oggi solo 19 punti vendita su 32 hanno avuto la certezza del passaggio a CONAD (si tratta dei punti vendita di Roncadelle, Pontevico, Bovezzo, Brescia Via Tirandi, Brescia S. Polo, Rodengo Saiano, Botticino, Brescia Via S. Bartolomeo, Boario Terme, Gussago, Brescia Via S. Zeno, Toscolano, Salò, Padenghe, Desenzano d/G, Palazzolo s/O, Rovato e Maclodio), mentre il punto vendita di Rezzato è uno dei 28 negozi per i quali è previsto il passaggio a Carrefour;
- a Brescia circa 700 lavoratori non sanno se e quando passeranno a Conad o a qualche altro competitor. Questo vale sia per gli addetti dei 2 ipermercati Auchan di Concesio e Mazzano, presso i quali lavorano rispettivamente 150 e 180 dipendenti, sia per gli oltre 400 lavoratori dei 12 negozi ex SMA di Brescia Via Apollonio e Via Vallecamonica, di Castenedolo, Gavardo, Gardone VT, Leno, Lumezzane 2 e Lumezzane 3, Orzinuovi, nonché per le lavoratrici e lavoratori – circa 40 – della Sede Amministrativa di Roncadelle;
Considerato che:
- il 30 dicembre 2019, nel corso di un incontro presso la Prefettura di Brescia, le Organizzazioni sindacali Filcams-Cgil Fisascat-Cisl e Uiltucs Uil, hanno richiesto l’attivazione di un tavolo di crisi da estendersi a tutti i Comuni ove è presente una unità Auchan-Sma-Conad, nonché all’Ente Provincia, al fine di avviare un confronto in merito ai diversi aspetti della vertenza, a partire dalle problematiche occupazionali che coinvolgono il nostro territorio, nell’ottica di valutare quali misure di sostegno poter porre in essere nei confronti dei lavoratori;
- la recente richiesta di CIGS (cassa integrazione straordinaria) per oltre 5300 dipendenti inseriti nei punti vendita di Margherita Distribuzione, pari a circa il 60% dei lavoratori, rappresenta un segnale di forte preoccupazione per la tenuta occupazionale e per gli impatti sociali conseguenti;
il presente documento impegna Il Sindaco e l’intero consiglio a farsi parte attiva
- in tutte le sedi istituzionali interessate alla vertenza, per sostenere le azioni di tutela verso i lavoratori in un’ottica di salvaguardia dei livelli occupazionali, di sostegno al reddito e di possibile rilancio dei punti vendita;
- per la costituzione a livello territoriale del tavolo di crisi richiesto in sede prefettizia dalle Organizzazioni Sindacali, con il coinvolgimento dei Comuni e della Provincia;
- nei confronti del Consorzio Conad, della società Margherita Distribuzione Spa, ovvero nei confronti della singola cooperativa e/o singolo socio, per verificare l’impegno dei diversi soggetti aziendali alla salvaguardia occupazionale, anche attraverso specifici progetti di riqualificazione/ricollocazione di concerto con la Provincia di Brescia;
- ad inviare la presente mozione a: Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Presidente della Regione Lombardia, Presidente della Provincia di Brescia, Prefetto, Deputati e Senatori del territorio.
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